mercoledì 2 maggio 2012

Io dico no al biologico

Il titolo scimmiotta una nota pubblicità, e immagino che scandalizzerò una serie di persone. Ma credo di poter parlare da persona "informata". Da quando sono piccola, ho la fortuna di poter vivere i fine settimana e l'estate in una casetta in campagna, non lontana di Milano, dove ho potuto apprezzare e vivere in prima persona la natura. Ho sempre aiutato mio padre e mia madre nella gestione del giardino e soprattutto ho sempre coltivato il mio orto. Ero piccolissima e già seminavo carotine e rapanelli, con grande ansia per l'attesa del raccolto. (la foto accanto ritrae il mio orto a luglio dell'anno scorso, quindi mi permetterete di dire, che so di cosa sto parlando). Per questa ragione sono stufa di vedere "Bio" ovunque, perché quel "Bio" in realtà a mio avviso lo è solo in parte (minima parte temo). Perché i miei rapanelli, una volta raccolti diventano rugosi e grinzosetti nell'arco di massimo 24 ore? E l'insalata? Qualcuno di voi ha mai tagliato un ciuffo di rucola e ha provato a metterlo in un sacchettino
nel frigorifero ? Lo avete fatto ? Perfetto, allora saprete benissimo che per massimo 1 giorno regge, ma poi potete gentilmente accomodarlo nel cestino della spazzatura. Ora mi spiegate come fanno le verdure cosiddette biologiche a resistere turgide e sode per giorni e giorni nel frigorifero? Per bene che vada sono state trattate con acqua e sale, per consentire di trattenere i liquidi, ma ripeto, per bene che vada. Poi apriamo la parentesi del biologico 12 mesi all'anno, e intendo zucchine a dicembre, fragole a gennaio....Allora, bravi sono contenta, non usate pesticidi, ottimo! Ma questo non è sufficiente per poter dire di vendere verdura e frutta biologica. Le serre riscaldate purtroppo inquinano e pertanto dovremmo abituarci ad usare frutta e verdura di stagione (l'ideale sarebbe a km0, perché eviteremmo anche di far viaggiare per chilometri e chilometri su strada la nostra frutta e la nostra verdura, ma questo non è sempre fattibile, vivendo a Milano per esempio non potrei mai mangiare agrumi e in inverno a mia figlia una bella spremuta fresca di arancia cerco di non farla mancare). Comunque scusate lo sfogo, magari ci saranno degli onestissimi coltivatori biologici che si indigneranno, ma io ho l'impressione che per l'80% si tratti di un sano modo per spillare denaro in più. Tutto quello che viene contraddistinto con le tre letterine "BIO" costa un bel 20% in più, io sono assolutamente favorevole a spendere quei soldi, se posso veramente essere sicura che quei prodotti siano realmente sani, ma qualche forte dubbio lo nutro...e vi parlo con le mani sporche di terra, con unghie non esattamente da sciura milanese, dopo che questo fine settimana ho zappettato il mio orto e seminato le nuove piantine, che tra qualche mese inizieranno a dare i primi frutti. Sarò pessimista, ma tutto questo Bio a me lascia perplessa...Dimenticavo una precisazione, faccio mangiare a mia figlia frutta e verdura biologica quasi sempre, ma ho fatto le mie ricerche per trovare rapanelli che raggrinziscono e rucola che appassisce, le carote modello playmate le lascio agli altri.

1 commento:

  1. ahahahahahah hai fatto una lezione sul biologico praticamente... :) chiedi ai professori se potrai entrare un giorno in aula ahahah come insegnante pero' :):):) prrrrlllll
    (approvo tutto cio che hai scritto.. ed il 20% io non gliel'ho mai dato per le ragioni che tu dici)

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